FIORE DEI LIBERI - Flos Duellatorum

Fiore di Battaglia

A cura di Marco Rubboli e Luca Cesari

Il FLOS DUELLATORUM è senz’altro il più noto, importante e studiato manuale di combattimento medievale.

Esso contiene l’istruzione completa del cavaliere, dalla lotta a mani nude alla daga, alla lancia, a diversi tipi di bastoni, in armatura e senza, a piedi e a cavallo.

Questo volume presenta per la prima volta uno studio comparato fra i tre manoscritti esistenti del Flos Duellatorum, con riproduzione integrale del testo di tutte le versioni e di numerose immagini finora mancanti e trovate nei manoscritti conservati negli Stati Uniti.

Completo di trascrizione, di una biografia del Maestro Fiore e di un’appendice tecnica, il libro riporta inoltre lo studio del Pisani-Dossi per l’edizione del 1902, completato con le informazioni derivate dagli studi più recenti.



ADDET ET ERRATA CORRIGE della pubblicazione

Per un errore di stampa, le ultime 6 guardie di spada a due mani del Pisani Dossi (delle 12 “canoniche”) non sono affrontate una all’altra come dovrebbero essere.

Nello spazio vuoto a destra di PD 18B-3 dovrebbe esserci PD 18B-4 (che si trova invece nella pagina seguente).

PD 19A-1, di conseguenza dovrebbe essere a sinistra, al posto di PD 18B-4, e alla sua destra (dove essa si trova ora) ci dovrebbe essere PD 19A-2.

Allo stesso modo, PD 19A-3 dovrebbe essere a sinistra, fronteggiata da PD 19A-4 sulla destra (che invece è rimasta da sola, isolata).

Quindi la sequenza corretta è:

PD 18B-3 (a sinistra) contro PD 18B-4 (a destra)
PD 19A-1 contro PD 19A-2
PD 19A-3 contro PD 19A-4

Sostituire l’introduzione delle tecniche di lancia e i giochi di parte dritta con la versione che segue, più esatta, da pag. 212 a pag. 217, escluso il “Contrario dei giochi di parte dritta”, che resta valido.
LANCIA

Fiore ci introduce qui al combattimento con l’arma d’asta cavalleresca per eccellenza: la semplice, leale ed antichissima lancia, atta a colpire solo di punta.

E’ impossibile presentare separatamente guardie e tecniche nell’arte della lancia, dato il tipo di esposizione presentato dai testi, in cui da ogni guardia deriva immediatamente un’azione.

Per questo ad ogni guardia facciamo corrispondere un gioco, la cui conclusione viene presentata in seguito.

Tutti e tre i codici del Flos Duellatorum ci tramandano 6 diverse guardie di lancia, 3 di “parte dritta”, ovvero con la lancia tenuta a dx, e 3 “di parte riversa”, mentre il Vadi, a cui ci rifacciamo per confronto, non si sa per quale motivo si limita alle tre di parte dritta.

Sempre su attacco dell’avversario, partendo dalle guardie di parte dritta si ribatte la lancia dell’avversario verso sx, urtandola ad un braccio di distanza dalla punta, e muovendosi allo stesso tempo con un “acresser” incrociato verso dx con il piede sx, lontano dalla punta dell’avversario.

Subito si effettua la risposta, ovviamente di punta, al viso o al petto dell’avversario, insieme ad un ulteriore passo obliquo verso dx con il piede dx, che completa il passeggio dell’azione.

Le tecniche di parte riversa sono simili, anche se ovviamente effettuate dall’altra parte: si para la lancia avversaria verso dx e ci si sposta con lo stesso passeggio (“acresser” incrociato e passo intero obliquo) verso dx.

Il primo passo, ovvero l’acresser incrociato che accompagna la parata, non viene in realtà descritto nei giochi di parte dritta ma solo nei giochi di parte riversa, dove, tuttavia, non solo se ne parla, ma si afferma anche che ci si muove allo stesso modo che nei giochi di parte dritta.

Riteniamo quindi che il fatto che nei giochi di parte dritta si faccia riferimento solo al passo successivo sia una dimenticanza.

Questo anche perché tale passo iniziale è indubbiamente utile, in quanto permette di uscire dalla linea di attacco già durante la parata, altrimenti sarebbe necessario attendere di avere già urtato la lancia dell’avversario per eseguire il passo intero del piede dx.

Infatti buttandosi subito decisamente avanti, si può essere facilmente vittima di una semplice cavazione dell’avversario (o della contromossa descritta in seguito).

Nel caso in cui invece l’avversario sia molto vicino converrà evitare il passeggio sopra descritto ed effettuare invece un passo intero indietro mentre si para e risponde, come ci viene consigliato nel Quinto Gioco.

Ci viene segnalato, nel testo che accompagna la Mezza Porta di Ferro, che vi è una maggior facilità nel colpire di punta dopo le parate che scaturiscono dalla guardie di parte dritta, mentre quelle di parte riversa avrebbero come più agevole una risposta di taglio, che però con la lancia non è possibile.

E’ facile sperimentare in pratica la veridicità di tale commento.

Solo il Getty non ci fornisce un commento introduttivo all’arte della lancia.

Si noti, infine, come la lancia usata da Vadi sia molto più lunga di quella rappresentata nel Flos Duellatorum, il che comporta comunque un maneggio in parte diverso.

Dall’Introduzione del PD:

“Poy trouariti le guardie de la lança che sono vi magistri: li primi iij magistri çogano de parte drita, li altri tri che segueno zogano de parte stancha.”

MORGAN 9R

Aqui comenza l’arte de nobile arma chiamada lanza, principio de bataglia a cavallo e a pe’ è sua usanza. Chi la guarda cum so bello penone e polito de grande punta doventa smarido. E la fa grande punte e pricolose forte. E cum una sola pò dare la morte. E si lo primo colpo el suo debito ella fava Azza spada e daga de impazo tute le cavava.

PD 15B

La lança longa che se usa in mano
Quanto è più longa tanto ha men ingano:
Sie magistri cum lei in guardia si stano,
Cum passo e rebater subito lor ferir fano:
Tanti de parte drita che de riuerssa per certo:
Lo rebater se fa fora de strada e non in erto;
E llo rebater uol esser un braço in la lança,
E chi con tra farà tanto più farà falança.
GIOCHI DI PARTE DRITTA

PRIMO GIOCO – TUTTA PORTA DI FERRO

Si tratta di una guardia effettivamente simile alla guardia di spada a due mani con lo stesso nome, soprattutto se prendiamo in considerazione la versione presentata dal Getty e dal Vadi, con la punta in basso, versione che però è incompatibile con la conclusione della tecnica come illustrata in tutti i manoscritti senza eccezioni. Più coerentemente, il Morgan e il PD presentano la lancia con la punta in alto, versione che accettiamo come la più verosimile per l’originale (nel quale supponiamo, tuttavia, data la confusione esistente in merito, che questo importante particolare non fosse disegnato molto chiaramente, come del resto avviene nel Getty).

Nel Getty si tratta di un puro errore, mentre in Vadi, come si vedrà, pur nascendo come errore, porta probabilmente a una totale incomprensione del senso della disposizione delle immagini e della consecuzione delle azioni.

Egli pare interpretare quindi questa e le seguenti come guardie isolata, dalla quale è possibile ribattere in vario modo le punte dell’avversario, rispondendo poi come è facile immaginare, mentre l’immagine finale viene inserita a conclusione della disciplina solo per “usanza”, quasi a mostrare semplicemente un esito favorevole dello scontro.

GETTY 39R-1

Noi semo tre magistri in guardia cum nostre lanze e convegnemo pigliare quelle dela spada. E io son lo primo che in tutta porta di ferro son posto per rebatter la lanza del zugador tosto, zoè che passarò cum lo pe’ dritto ala traversa fora de strada, e traversando la sua lança rebatterò in parte stancha. Sì che llo passar e llo rebatter se fa in un passo cum lo ferire, questa è chosa che no se pò fallire.

MORGAN 9R-1

Nuy semo tri magistri in guardia cum nostre lanze e convegnemo pigliare aquello della spada. E io non son lo primo che in tuta porta di ferro son posto per rebatter la lanza dello zugadore tosto zoè, che passarò cum lo pe’ drito ala traversa fora de strada, e atraversando la sua lanza rebaterò in parte stancha. Sì che llo passare e llo rebatere se fa in uno passo cum lo ferire. Aquesta cosa che non se pò fal(i)re.

PD 15B-1

In questa guardia io speto cum curta lança:
Rebater e scambiar de punta è mia usança.

VADI 28R-1

Per corta lanza t’aspeto
a sto partito
A corta e longa tenerò l’invito
SECONDO GIOCO – MEZZA PORTA DI FERRO

Qui tutti i testi concordano sull’esecuzione della guardia. Supponiamo che la lancia venga comunque tenuta con la punta spostata verso dx, anche se non come nella precedente.

Vadi, tuttavia, esegue la guardia con il piede dx avanzato, quello sbagliato se si volesse eseguire il passeggio indicato dal Flos Duellatorum.

Forse il Maestro pisano intende eseguire invece un semplice mezzo passo obliquo verso dx.

D’altra parte ci sono vari indizi che egli non avesse compreso il senso di questi giochi, forse anche a causa dell’errore nella posizione della lancia nel gioco precedente.
GETTY 39R-2

In meza porta di ferro io me ò posto cum la lanza. Lo rebatter e lo ferire è sempre mia usanza. E vegna chi vole cum meza lanza o stanga, che rebatter cum passo lo ferir non me mancha, che tutte le guardie che stano fora d’strada, cum curta lanza e curta spada sono sufficienti a ‘spettare ogni arma manuale longa. E quelle de la parte dritta covrano e cum coverta passa e metteno punta. E le guardie d’parte sinistra covrano e rebatteno e di colpo fierano e non pò metter chossì ben punta.

MORGAN 9R-2

In meza porta di ferro io me ho posto cum curta lanza, lo rebater e llo ferire è sempre mia usanza. E vegna chi vole cum longa lanza o stanga, che rebaterò cum passo, lo ferire non mi mancha. Che tute le guardie che stano fora de strada cum curta lanza e curta spada, sono soficienti a ‘spetare ogni arma manuale longa. E aquelle della parte drita covrano e cum coverta passano e meteno punta. E lle guardie de parte sinistra covrano o rebateno e di colpi fierano e non pò metere acosì ben punta.

PD 15B-2

La tua lança è longa e curta la mia:
Tra’ e non fuzir, che te farò uilania.

VADI 28R-2

Per lo modo con la lanza t’aspeto
Con meza volta te ferirò il peto
TERZO GIOCO – POSTA DI FINESTRA DESTRA

Questa guardia, sulla quale concordano tutti i testi, può essere usata anche per contrastare la lancia con la spada a due mani, ed è adatta sia allo scambiare di punta di cui si parla sia ad abbattere la punta dell’attaccante.

GETTY 39V-1

Io son la nobele posta di finestra destra, che in rebatter e ferir sempre io son presta, e de lanza lunga me curo pocho. Anchora cum la spada io ‘spetteria la longa lanza stando in questa guardia che ogni punta rebatte, e sì la intarda. E llo scambiar de punta io posso fare, e llo rebatter a terra non se pò fallare. In lo zogho che n’è dredo volemo finire.

MORGAN 9R-3

Io son in la nobele posta de fenestra dextra che in rebatere e ferire sempre io son presta. E de lanza longa me curo pocho. Ancora cum la spada e’ aspetaria la longa lanza stando in questa guarda che ogni punta rebate e sì la intarda. E llo scambiar de punta io posso fare. E llo rebatere a terra non se pò falar. In lo zogo che n’è dredo volemo finire.

PD 15B-3

Cum mia lança rebaterò la tua in lo mio passar
E in lo tuo peto te uegnerò subito incassar

VADI 28V-1

Per meza volta che mia lanza à dato
Te ferirò nel peto o nel costato
CONCLUSIONE DEI GIOCHI DI PARTE DRITTA

Partendo dalle tre guardie di parte dritta presentate, e con il passeggio indicato, si ribatte la lancia dell’avversario a ci si trova nella posizione illustrata.

Tuttavia sembrerebbe che Vadi, dal canto suo, non abbia colto questa come la conclusione dei giochi precedenti, dal momento che secondo lui “…Se mete a tal partito per usanza”.

Il Getty e il Morgan indicano anche una possibile contromossa (la stessa), il primo separatamente (vedi sotto), il secondo solo nel testo che accompagna questa immagine.

GETTY 39V-2

In questo zogho finiseno le tre guardie che denanzi sono, zoè, tutta porta di ferro, e porta di ferro la mezana, e posta de fenestra la soprana destra. In questo zogho elle finisseno li zoghi e la lor arte. Come io fiero chostuy per lor parte.

MORGAN 9R-4

In questo zogo finisseno li tre guardie che denanci son zoè tuta porta di ferro e porta di ferro la mezana e posta di fenestra dextra la soprana, in questo zogo elle finisseno li zoghi e la loro arte. Como io fiero a costui in lo volto per lor parte. Aquesto è lo contrario deli tri magistri de la lanza che finisseno in questo zogo e ‘l modo voglio dire. Quando gli magistry credeno la mia lanza fora de lor persona cazare io dò volta ala mia lanza e ferischo cum lo pedale che à. E acosì ò bon ferro in lo pedale ch’ala punta. Gli zoghi de quisti magistri pocho me monta.

PD 15B-4

De questi tri magistri denançi aquesto è lor ferir,
E per tal modo lor lança in uolto o peto de’ finir.

VADI 28V-2

Qui finiscono i ferir de lanza
Se mete a tal partito per usanza.”

  • Editore: Il Cerchio (1 gennaio 2002)
  • Copertina flessibile: 300 pagine
  • ISBN-10: 8884740231
  • ISBN-13: 978-8884740236